Heritage communication: passaggio al futuro

Ricco di relatori e di spunti di riflessione, l'appuntamento romano di ICS Pomilio Blumm, giunto alla sua quinta edizione, ha visto la partecipazione di grandi nomi del settore dell'heritage e della comunicazione contemporanea. Mattatore indiscusso del summit è stato uno dei più apprezzati storyteller del momento, Micheal Dobbs (House of Cards), che a proposito di identità e cultura europea ha detto:

L’identità non si definisce con le istituzioni, ma con la cultura. Siamo europei perché facciamo tante cose insieme, viviamo insieme, non certo solo perché votiamo insieme.

Dalla Gran Bretagna al Mediterraneo, il summit ha fatto da cornice anche a un inedito incontro tra Italia e Grecia, con le testimonianze di Fedora Filippi, direttrice scientifica del cantiere della Domus Aurea, e Dimitrios Pandermalis, presidente del Museo dell'Acropoli di Atene, che così ha descritto la formula fruitiva scelta dal polo museale ateniese:

Con strumenti moderni cerchiamo di creare un rapporto il più possibile diretto tra le opere d’arte e il visitatore.

Ad inaugurare i lavori, il punto su cultura e brand Italia di Pierluigi D'Agata (Confindustria Assafrica & Mediterraneo) e le riflessioni di Franco Pomilio (ICS Chairman) sulle attuali sfide della comunicazione europea. 

Uno sguardo sui temi della trasparenza e della lotta alla corruzione nella cultura classica ed europea è stato offerto da Davide Del Monte, direttore di Transparency International Italia, mentre il presidente della Fondazione Mediterraneo, Michele Capasso ha parlato del suo impegno per il dialogo interculturale. 

Due importanti anteprime hanno inoltre arricchito la giornata: Anna Maria Lorusso ha introdotto i risultati della ricerca AISS-Pomilio da titolo "La grande bellezza italiana secondo gli italiani: percezioni e rappresentazioni sui social", mentre Roberto Pisoni ha presentato il nuovo progetto di SkyArte per Blumm Prize.

A moderare l'evento, il giornalista di "Wired" Marco Boscolo.