ICS Rome 2013 ha mantenuto le aspettative dei numerosi partecipanti. Un’edizione ricca di contenuti di qualità e riflessioni sui nuovi modelli di dialogo tra società civile e cittadini, sempre più “connessi”, consumatori consapevoli di valori e servizi. In uno stesso evento si sono confrontati Harper Reed, il web strategist della campagna elettorale di Obama, Monsignor Paul Tighe, che si occupa delle attività sui social media del Vaticano, compreso il profilo Twitter del Papa, Jung Chang, la scrittrice cinese più letta e tradotta nel mondo.
Tre modi di comunicare, tre visioni differenti che hanno dialogato sulla trasparenza della comunicazione, con un'attenzione particolare ai contenuti. Come ha evidenziato a fine evento Franco Pomilio, ICS Chairman e Presidente del main partner del summit Pomilio Blumm, “abbiamo fatto un giro del mondo, e forse del mondo che più conta, Vaticano, Stati Uniti d’America e Cina, con diversi interpreti, con diverse culture, diverse storie personali, che hanno costituito una delle più belle triangolazioni tra i nostri guru”.
Il dibattito ha avuto un grande seguito anche sul web e sui social network: l’hashtag #ICSRome è, infatti, rimasto a lungo tra i trending topics di Twitter, ossia tra gli argomenti più popolari del celebre sito di microblogging.
Monsignor Paul Tighe, segretario del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, ha spiegato innanzitutto che muoversi sui social media per comunicare comporta rischi, ma, come avviene per le lingue straniere
chi ha troppa paura di sbagliare non le impara mai
e soprattutto la Chiesa deve aprirsi a questo mondo badando ai contenuti, perché
per le persone della mia generazione può essere una grande notizia che il Papa sia su Twitter, ma per i giovani è una cosa normale. Per questo guardano ai contenuti come la cosa più importante. Noi siamo sicuri dei nostri contenuti, perché sentiamo che se facciamo conoscere alle persone Gesù, stiamo facendo qualcosa di buono per loro
Trasparenza significa dire la verità: questo il messaggio, semplice e forte, della scrittrice bestseller Jung Chang (sedici milioni di copie per i suoi ultimi due libri), che ha raccontato quanto ci sia di verità, di vita vissuta e sentita nei suoi libri, spiegando perché un racconto sincero riesce a coinvolgere tante persone in tutto il mondo:
la trasparenza è al centro della mia scrittura, ne è l’anima
ha spiegato Chang. Ha poi ricordato che, quando la sua autobiografia “Cigni Selvatici” ha avuto successo, è rimasta sorpresa da come lettori di tutto il mondo
potessero immedesimarsi in una famiglia come la mia, appartenente a una cultura così diversa. Nello scrivere ho seguito un detto cinese che paragona il messaggio in un racconto al “sale nell’acqua e a fiori nel miele”, ovvero deve scomparire, ma lasciare traccia ovunque nel sapore
Harper Reed, stratega web della campagna di rielezione di Barack Obama, ha spiegato come il presidente lo abbia cercato perché
voleva qualcosa di diverso, perché quelle elezioni erano diverse dalle precedenti.
Reed ha parlato anche del crowdsourcing, di cui è considerato tra gli inventori, e del principio di condivisione su cui è fondato, ovvero
lasciare che sia la gente, tramite i social network e la rete, a fare la parte più dura del lavoro. La parte creativa e di fornitura dei contenuti, non la dobbiamo fare noi, questo è il bello del crowdsourcing
Harper Reed ha anche evidenziato l'importanza di accompagnare la creazione di comunità virtuali attraverso l'intensificazione delle relazioni reali, spiegando che
essere facilitatori di una community web dà potere al marchio, qualunque esso sia.
Il Summit, a iscrizione gratuita a numero chiuso, ha registrato anche in questa edizione il tutto esaurito. Ne è main partner e promotore Pomilio Blumm, insieme a: Confindustria Assafrica & Mediterraneo, l’Università di Roma “la Sapienza”, l’Osservatorio di Pavia e l’Associazione Italiana della Comunicazione pubblica. L’edizione di Roma segue l’edizione europea tenutasi lo scorso settembre a Bruxelles e lancia l’edizione Local che si terrà a Milano il 28 novembre.