ICS Europe 2013

26 Sep 2013 ore 09:45, Bibliotèque Solvay - Brussels

Content cloud

Comunicazione e partecipazione per il nuovo cittadino-consumatore europeo


Cittadini e istituzioni: il dialogo si gioca sul campo della “trasparenza”

Come sta cambiando la figura del cittadino-consumatore all'interno della “nuvola” informativa che invade la quotidianità di ognuno di noi? Quali sono i comportamenti da assumere per ricostruire un rapporto di fiducia tra la politica e le persone? L’International Communication Summit, nella sua prima edizione europea, che si è tenuta nella città di Bruxelles, è riuscito a pieno nelle intenzioni di creare un dibattito su questi temi, cercando spunti di riflessione più che risposte definitive.

“Trasparenza è dire la verità”. Questo il messaggio semplice e forte della scrittrice best seller Jung Chang, che ha raccontato come i suoi libri nascano in larga parte da esperienze di vita vissuta e riescano così a coinvolgere tante persone in tutto il mondo ( i suoi ultimi due libri hanno raggiunto i quindici milioni di copie vendute):

“Uno storytelling efficace è fatto di pochi importanti ingredienti: onestà nei confronti del lettore, chiarezza e semplicità: la semplicità è il test della profondità”.

Harper Reed, stratega web della campagna di rielezione del presidente Barack Obama, ha raccontato di come sia stato proprio quest'ultimo a cercarlo:

“Nel 2012 lo scenario era cambiato rispetto al 2008 e lo staff di Obama voleva qualcosa di diverso: io ero ovviamente “qualcosa di diverso”

Reed ha parlato anche delle attività di crowdsourcing condotte per il progetto Threadless, ovvero del coinvolgimento delle persone, tramite i social network e la rete, nella parte creativa e di fornitura dei contenuti.

“Attraverso il crowdsourcing, abbiamo fatto sì che fossero gli utenti a fare la parte più dura del lavoro”

Harper Reed ha anche evidenziato che:

“Le web community danno potere ai marchi. Sono come i quartieri: se crei un buon vicinato, la gente verrà a vivere con te”.

Dagli Stati Uniti all’Europa. Geoff Mulgan, uno dei policy maker più innovativi del mondo, già consulente del governo di Tony Blair, ha affrontato il tema dell’innovazione sociale, che sta prendendo sempre più piede grazie al coinvolgimento degli utenti, e di come Internet e le nuove tecnologie possano ulteriormente mobilitare persone e capacità. Ripercorrendo alcune delle esperienze più significative di sharing economy, Mulgan ha dimostrato come

“Una delle sfide più grandi in Europa è far capire al pubblico la priorità di investire sul futuro, nella ricerca, nello sviluppo, nell’innovazione. Altrove nel mondo questo impegno è stato galvanizzato dalla paura, noi invece dobbiamo puntare sulla speranza e sul coinvolgimento diretto del pubblico”.

Il guru della comunicazione pubblica Pierre Zèmor, Presidente onorario di EuroPcom e Consigliere di Stato di Francia, ha offerto uno sguardo sulla natura camaleontica della comunicazione per spiegare come

“Con la sua istantaneità, l'informazione vincola chi ha il potere di decidere e sacrifica l'approfondimento necessario, soprattutto in situazioni di crisi. Occorre invece una buona comunicazione che possa contribuire a ravvivare la democrazia, coinvolgendo le persone in maniera diretta”.

Di partecipazione civica nell’era del web 2.0 ha poi parlato Stephen Clark, responsabile delle comunicazioni tra Parlamento Europeo e cittadini, che ha illustrato le mansioni del suo ruolo e gli obiettivi dell'organo istituzionale che rappresenta:

“Rendere comprensibile ai cittadini il Parlamento Europeo, e avviare un rapporto, un dialogo, tra i cittadini e i propri rappresentanti politici. Una volta che il dialogo è iniziato lasciamo che non ci siano più filtri. In sostanza ci togliamo di mezzo”.

Un intervento in linea con quanto auspicato anche da Ronny Patz, responsabile del settore UE Communications & Policy nell’ufficio di collegamento di Transparency International presso l’Unione Europea, che ha spiegato

“per avere la fiducia dei cittadini non basta fare leggi sulla trasparenza, bisogna cercarla anche usando le nuove tecnologie”.

L’ICS Pomilio Blumm, nato dagli sforzi di Blumm Academy, ha così messo sul piatto idee nuove su concetti quali il “cittadino-consumatore” e la “trasparenza”, via privilegiata per coinvolgere, nella comunicazione istituzionale, i cittadini europei, come ha evidenziato nel suo intervento lo stesso Franco Pomilio, presidente di Pomilio Blumm e ICS chairman.

Moderatrice dell'evento è stata Barbara Roffi, a capo del settore promozioni, unità audiovisuale, direttorato Media – DGCOMM – Parlamento Europeo.

Dopo Bruxelles, ICS Pomilio Blumm fa tappa a Roma (24 ottobre 2013) e a Milano (28 novembre 2013) per continuare a discutere e capire come muoversi per definire nuovi modelli di comportamento improntati alla correttezza e alla trasparenza, determinante perché vi sia fiducia tra società e istituzioni.

Share

© ICS POMILIO BLUMM SUMMIT
Alcune foto potrebbero essere prese dal Web e ritenute di dominio pubblico; i proprietari contrari alla pubblicazione possono scrivere a contact@pomilio.com