Un tempo, l’Italia è stata la capitale Europea del design.
Partecipato e partecipativo: sono le parole d’ordine del giornalismo contemporaneo secondo Aron Pilhofer, direttore della digital unit di The Guardian, già a capo dell’Interactive News Service del New York Times (esperienza di cui ci aveva parlato in questa intervista). A margine dello scorsa edizione dell’International Journalism Festival, Aron Pilohfer torna infatti ai nostri microfoni per riflettere sul futuro del settore, un futuro che gli addetti ai lavori ed il pubblico dei lettori potranno scrivere insieme.
«Credo che il giornalismo – afferma Pilhofer – debba essere ripensato in chiave conversazionale. È arrivato il momento di aprirsi alla partecipazione dei lettori, una grande opportunità in termini di potenzialità creativa. Il loro coinvolgimento è ancora limitato a iniziative molto semplici, ad esempio alla condivisione di fotografie, ma in prospettiva le possibilità sono numerose».
E sui modi in cui i destinatari di una notizia possano diventarne, in parte, i fautori, Pilhofer aggiunge: «I lettori possono rappresentare una fonte di informazioni preziosa, potremmo interpellarli su determinati argomenti in qualità di esperti e dando loro voce potremmo raccontare storie vere e uniche, altrimenti taciute. Includere i lettori, insomma, in tutto il processo di produzione: in questo intravedo una grande possibilità per il giornalismo futuro».