Un tempo, l’Italia è stata la capitale Europea del design.
Italiani? Per nascita no, per lavoro sì. Sono i premiati del MoneyGram Award, l’unico riconoscimento a livello nazionale che premia l’eccellenza dell’imprenditoria immigrata in Italia: uomini e donne con storie di successo straordinarie, malgrado burocrazia, banche e qualche volta non efficiente funzionamento della filiera logistica italiana, come sottolineano loro stessi con forza, stigmatizzando alcune delle note criticità del nostro Paese.
Abderrahim Naji, imprenditore di origine marocchina di 48 anni, è il vincitore assoluto del MoneyGram Award 2015, insieme a Damian Ranasinghe (Sri Lanka), Joanna Grunt (Polonia)- Evelyne Sarah Afaawua (Ghana), Lenka Kosikova (Repubblica Ceca), Sihem Zrelli (Tunisia), Marco Wu (Italia) rispettivamente per le categorie Occupazione, Innovazione, Imprenditoria giovanile, Crescita del profitto, Responsabilità sociale, Imprenditore di seconda generazione.
Quella di chi, dall’estero, sceglie di fare impresa in Italia è una realtà dai grandi numeri e con un trend in crescita: nel 2014, sono infatti oltre 630 mila le imprese guidate da imprenditori immigrati nel Belpaese, “portatori di cultura e valori d’impresa e di una solidarietà industriale spesso trascurata dalle imprese italiane” come ha evidenziato Stefano Zapponini, intervenendo in rappresentanza di Piccola Industria di Confindustria, che collabora all’iniziativa.