«In questo momento di difficoltà, l’arte, la creatività e il patrimonio culturale devono rafforzare il proprio ruolo, a patto che si faccia uno sforzo di verità, onestà e competenza»: così ad ICS Roma Michele Capasso, presidente della Fondazione Mediterraneo, ha sottolineato il valore e le potenzialità della cultura per una rinascita sociale, a suo avviso necessaria soprattutto per le nuove generazioni: «Il 96% dei giovani – dice Capasso – si è detto sfiduciato sul futuro».

Capasso, che presiede una delle maggiori reti per promuovere il dialogo e la pace nel Mediterraneo e nel mondo, ha poi riflettuto su quello che reputa il paradosso della comunicazione contemporanea: «Siamo diventati noi stessi i nodi di propagazione dei messaggi, ma allo stesso tempo siamo sempre più isolati».

Di qui, l'auspicio di un «ritorno alla nostra umanità», insieme a un recupero della centralità della persona e una rinascita attraverso la cultura. Sono questi gli obiettivi per cui è nato il MAMT, il Museo Mediterraneo di Arte Musica e Tradizioni della Fondazione Mediterraneo, il cui obiettivo – nelle parole dello stesso Capasso – è «restituire al Mediterraneo la dignità di luogo dell’emozione».

«Questo museo – ha spiegato Capasso – è l’esempio di un ambiente sensibile inteso come luogo di relazione tra componente virtuale e presenza umana: è un habitat narrativo, dove la persona viene chiamata a un ruolo attivo, per il tempo necessario».