Proteiforme, caleidoscopico, continuamente in evoluzione. E capace di cogliere le opportunità che lo circondano, grazie a una abilità particolare: l’alertness, l’attenzione al contesto e alle sue possibilità nascoste. Ma anche sempre più attento a valori etici come responsabilità e capitale umano, che vanno ad affiancarsi alla tradizionale audacia e alla propensione al rischio.

Sono alcuni dei tratti e delle qualità emersi come caratteristiche della figura dell’imprenditore italiano in una recente ricerca curata dal Centro Studi di Confindustria, presentata all’inizio di aprile durante il convegno “I geni dello sviluppo”. Dati, valori, suggestioni importanti anche per chi lavora nel e con la comunicazione, che nel mondo dell’impresa ha trovato da sempre una fonte di suggestioni e di spunti essenziali.

Sempre più vicine, grazie alla diffusione di strategie, formati e modalità ibride a cavallo tra un campo e l’altro, comunicazione d’impresa e comunicazione pubblica hanno oggi molti e diversi punti di tangenza. Non a caso fin dall’inizio dell’avventura di ICS abbiamo ospitato con orgoglio le riflessioni di Vincenzo Boccia, neo-presidente designato di Confindustria, sulle nostre pagine, che ora si prestano a un nuovo e più forte auspicio: che i due settori continuino a dialogare proficuamente l’uno con l’altro, nella prospettiva comune di un veloce ed efficace percorso di ripresa e di fiducia per l’Italia intera.