Un tempo, l’Italia è stata la capitale Europea del design.
Dal 4 al 7 luglio in Calabria si è svolto il tour della legalità: un ciclo di incontri organizzato da Unioncamere Calabria e Sistema delle Camere di Commercio Calabresi, in collaborazione con Transparency International Italia. Obiettivo: promuovere cultura e pratiche contro la corruzione, attraverso un percorso di incontri articolato in cinque tappe – una per ogni provincia – e rivolto a Istituzioni, imprese e cittadinanza.
Ad animare il seminario conclusivo a Catanzaro, dedicato al tema della “Trasparenza nella gestione dei beni culturali e artistici” e introdotto dal presidente di TI-It Davide Del Monte, anche il contributo di Daniela Panosetti, semiologa e coordinatrice del Pomilio Lab, unità di ricerca dell’agenzia di comunicazione Pomilio Blumm. L’intervento ha focalizzato il tema della trasparenza come valore comunicativo, e in particolare le potenzialità della trasparenza per aumentare la “bontà” della comunicazione, e dunque supportarne la funzione di “facilitatore etico”.
Una comunicazione trasparente – ha sottolineato la ricercatrice – non è priva di filtri ma dotata di un sistema di “filtri intelligenti”, per raggiungere i diversi interlocutori con i linguaggi più efficaci. Il medesimo principio è alla base del Pomilio Blumm Prize, premio d’arte promosso dalla stessa Pomilio Blumm con l’obiettivo di esplorare nuovi codici e rendere comunicabili valori immateriali come, appunto, la trasparenza.