Un tempo, l’Italia è stata la capitale Europea del design.
«Pensiamo a quante persone in Europa vivono in povertà, e quante persone in tutto il mondo sono costantemente affamate: di fronte a questa realtà, è inaccettabile constatare che ogni anno, nel nostro continente, buttiamo 100 milioni di tonnellate di cibo»: Vytenis Andriukaitis, Commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare, condanna duramente il paradosso dello spreco che convive con la fame. Una contraddizione ritenuta inammissibile sotto tutti profili: economico, ambientale e – soprattutto – etico.
Intervistato all’Expo di Milano in occasione del World Food Day, Andriukaitis ha ricordato come lo stesso slogan dell’Esposizione Universale (Nutrire il pianeta, energia per la vita) sia un monito al non-spreco, capace di tradursi in un invito all’azione concreta: «Expo – afferma Andriukaitis – sta sollecitando tutti gli operatori a muoversi insieme per cercare soluzioni condivise al problema dello spreco».
L’Europa, come sottolinea lo stesso Andriukaitis, inserisce il contrasto allo spreco alimentare all’interno di una più ampia strategia “anti-spreco” inaugurata con la promozione di una visione ispirata all’economia circolare, ovvero ad un nuovo modello economico basato sul riutilizzo dei prodotti invece che sul loro consumo lineare e sulla creazione di rifiuti.