Un tempo, l’Italia è stata la capitale Europea del design.
«L’arte in Messico, sin dai tempi ancestrali, ha riservato un ruolo privilegiato alla cucina, all’esperienza sensoriale del gusto, al potere espressivo del cibo, alla convivialità»: così lo chef stellato Paco Mendez, speaker della scorsa edizione di Oscar Pomilio Forum, descrive il legame tra arte e gastronomia che, a suo avviso, caratterizza l’intera storia artistica messicana. Un legame esplorato e riaffermato anche in occasione del pranzo inaugurale della mostra su Frida Kahlo alle scuderie del Quirinale di Roma, curata dallo stesso Mendez per Masterchef Italia.
«Come l’arte e la letteratura – continua lo chef – anche il cibo è un linguaggio: un linguaggio che ci può aiutare a far conoscere i nostri sentimenti ed esprimere tutto ciò che sentiamo per i nostri commensali. Per questo in Messico, dove l’ospitalità – dall’accoglienza alla tavola – è importantissima, la pittura e tutta l’opera letteraria, da Frida Khalo a Laura Esquivel, hanno da sempre avuto a che fare con il cibo, con la gastronomia anche afrodisiaca».
E proprio Frida Kahlo, nel giudizio dello chef messicano, rappresenta una delle massime espressioni di questo connubio: «C’è un aneddoto sulla nota pittrice messicana – afferma Mendez – che racconta che non appena qualcuno bussava alla sua porta, lei andava subito a preparare del cibo, ed entrava in cucina dicendo “Vai a fare il pane, idiota!”».