«A livello transnazionale alcuni segmenti di Internet sono dominati da una funzione precisa, come ad esempio la ricerca (Google) e il commercio (Amazon). Il giornalismo online è rimasto a lungo immune da questo fenomeno, grazie alla protezione fornita dai linguaggi locali. Oggi, tuttavia, emergono player globali che hanno un grande vantaggio di scala nella produzione di app e contenuti, in grado di competere sempre di più coi leader nazionali»: è questa la fotografia che Wolfgang Blau, responsabile strategie digitali del Guardian, scatta sullo stato attuale dell’informazione e sul suo rapporto con il digitale. 

A fronte dell’emergere di operatori con un raggio d’azione sempre più globale, Blau non registra, però, un’analoga tendenza in Europa, dove, a suo avviso, manca un sistema dell'informazione autenticamente europeo: «Credo che possa essere una buona cosa – prosegue Blau – se la percezione dell’Europa nel resto del mondo non sia più principalmente inquadrata dai media americani e britannici, per quanto eccellenti, ma risulti da un’attività editoriale divisa equamente con altri media europei, percepiti come globali».