Un tempo, l’Italia è stata la capitale Europea del design.
«Una comunicazione sempre più orientata alla trasparenza, che sia in grado di aiutare e garantire una regolamentazione etica in qualsiasi campo di attività, sia pubblico che privato», così Franco Pomilio, coautore insieme a Daniela Panosetti di Comunicare la trasparenza e presidente dell’agenzia di comunicazione Pomilio Blumm, ha definito il tema del volume, presentato lo scorso 20 maggio a Torino nel corso del Salone del libro.
«Trasparenza non significa necessariamente verità, ma accessibilità alle informazioni» ha aggiunto Franco Pomilio. Il libro affronta infatti la questione dal punto di vista della comunicazione, che emerge in questo contesto come un vero e proprio “facilitatore etico”, un traduttore di fiducia e consapevolezza, uno strumento di regolazione e valutazione multidisciplinare.
Nella tappa torinese, oltre ai due autori e all’editore Fausto Lupetti, hanno partecipato al dibattito anche la Presidente di Transparency International Italia Maria Teresa Brassiolo e la giornalista de La stampa Anna Masera, in veste di moderatrice.
Si è tenuta invece il giorno successivo, il 21 maggio, nella sede nazionale dell’FNSI la presentazione del volume sulla piazza romana. «Comunicare la trasparenza è diventato un modo di essere del potere pubblico e del suo rapporto con i cittadini. per i quali è un parametro di valutazione essenziale» ha sostenuto nel suo intervento Giovanni Legnini, il neosottosegretario con delega all’Editoria, che ha partecipato all’evento insieme a Franco Pomilio, al segretario nazionale FNSI, Franco Siddi, il capo Dipartimento Funzione pubblica Antonio Naddeo e il direttore Corporate Knowledge Invitalia Roberto Spingardi. Ha moderato il dibattito il Presidente dell’Ordine dei giornalisti Lazio e Molise, Bruno Tucci.