Torna il magazine che approfondisce le tematiche della comunicazione, con un numero speciale dedicato alla seconda edizione dell’International Communication Summit. “Rivoluzioni” il main theme del quadrimestrale: tutti gli interventi analizzano infatti cause ed effetti delle trasformazioni in corso, per capire come le nuove tecnologie “rivoluzionano” lo scenario mediale.
Molte le testimonianze significative, affiancate da approfondimenti e anticipazioni intorno a diversi ambiti di pertinenza: dal giornalismo alla sociologia, dalle relazioni internazionali alle politiche d’impresa. Pierre Zemor, Stefano Zapponini, Giovanni Maria Vian, Dundar Kesapli, Naceur Mestiri, per citarne alcuni, raccontano come comprendere e gestire i sistemi più evoluti dell’informazione è diventata oggi la vera sfida del futuro.
Su tutti la voce di Zygmunt Bauman, il sociologo e filosofo contemporaneo che nella sua attenta analisi ricorda: «Oggi viviamo contemporaneamente in un mondo “online” e “offline” e in entrambe le modalità comunichiamo con altri esseri umani. La continua trasformazione delle parole e dei termini che caratterizzano la comunicazione interpersonale, tuttavia, sta modificando gli esseri umani stessi e il loro significato delle loro interazioni».
Di qui la situazione di incertezza e liquidità che oggi più che mai sembra minacciare la società e le istituzioni, di fronte alla quale il sociologo delinea alcune possibili vie di uscita. «Negli ultimi dieci anni – suggerisce – abbiamo prodotto più informazione di quanta ne sia stata prodotta nell’intera storia dell’umanità. Quello di cui abbiamo urgentemente bisogno, dunque, è una “macchina” che separi l’informazione utile da quella che non lo è, ma anche di un ritorno allo slow thought, in controtendenza con le attuali teorie di comunicazioni».