Un tempo, l’Italia è stata la capitale Europea del design.
«Cosa devo fare io?» È partita così, citando la celebre “domanda morale” di Immanuel Kant, la lectio magistralis tenuta l’8 marzo a Pescara dall’esperto di etica d’impresa Nils Ole Oermann durante la prima edizione dell’Oscar Pomilio Forum, dedicata al tema “Il valore dell’etica. La riscoperta della morale come leva per un nuovo sviluppo”.
Consulente del Governo Merkel e direttore del programma su Religione, Politiche ed Economia alla Humboldt University di Berlino, Oermann ha partecipato come main speaker all’evento, presentando una appassionata riflessione sulle condizioni e le forme per una possibile (e auspicabile) conciliazione tra etica ed economia.
«Etica e impresa non sono entità inconciliabili – ha ricordato il professore – ma perché un’impresa possa dirsi “responsabile” non basta che prenda in presto gli slogan dell’etica: deve metterne in pratica i principi». Etica d’impresa significa infatti soprattutto «saper guardare alle nuove generazioni, non commettere l’errore fatto a lungo da alcuni paesi europei di consumare oggi risorse destinate al domani». Per questo, secondo Oermann, spesso le piccole aziende, soprattutto quelle di dimensione familiare, hanno una maggiore sensibilità verso la responsabilità d’impresa e un più saldo atteggiamento etico nei confronti degli affari.
Organizzata dall’agenzia di comunicazione integrata Pomilio Blumm in ricordo del fondatore Oscar Pomilio, tra i principali protagonisti dell’imprenditoria creativa abruzzese, la giornata ha visto una ricca partecipazione di esperti provenienti da diversi settori, invitati a illustrare il proprio punto di vista sul tema dell’etica.
In apertura, dopo i saluti istituzionali e le presentazioni di Franco Pomilio, presidente dell’agenzia, il sociologo Renato Mannheimer ha presentato alcuni dati riguardanti il rapporto, che recentemente appare rinforzato, tra italiani ed etica. Successivamente sono intervenuti il giornalista Gianluigi Nuzzi, sul ruolo del giornalismo investigativo come stimolo per il recupero di una nuova moralità e dignità dell’informazione, e il presidente nazionale di Piccola Industria Vincenzo Boccia, con una riflessione sul rapporto tra impresa e comunità, in direzione di un concetto di “corresponsabilità sociale”.
Il rapporto fondativo tra etica, sistema giuridico e Pubblica Amministrazione è stato affrontato nel dettaglio da Pasquale Fimiani, sostituto procuratore generale presso la Corte di Cassazione, Umberto Zuballi, presidente del Tribunale Amministrativo Regionale di Pescara, e dal costituzionalista Michele Ainis, con una profonda riflessione sullo “sguardo etico della costituzione” e sulla necessità di non tradire la “promessa di eguaglianza sostanziale” insita nella carta. Lo chef stellato Niko Romito ha invece proposto una suggestiva riflessione su etica ed estetica del gusto.
In chiusura, un focus sugli ordini professionali, con gli interventi di Massimo Pomilio, AD di Pomilio Blumm e rappresentante nazionale dell’Associazione TP, e di Patrizia Rutigliano, presidente FERPI. A moderare il lavori il giornalista Rai Carlo Fontana.