Un tempo, l’Italia è stata la capitale Europea del design.
Dal 2006 la Regione Autonoma della Sardegna è l’autorità di gestione del programma di cooperazione internazionale ENPI (European Neighbourhood and Partnership Instrument) – Bacino del Mediterraneo 2007/2013, che punta a costruire uno spazio di prosperità e buon vicinato con i Paesi situati alle frontiere marittime e terrestri dell'Unione allargata. Il programma comprende 116 regioni e 19 Paesi, inclusi Cipro e Malta; le risorse impegnate dall'Unione europea sono 173 milioni di euro, più il 10% di cofinanziamento da parte degli stati membri, per un totale di circa 200 milioni di euro. I progetti sono legati alla valorizzazione del sistema dei beni culturali del Mediterraneo, alla comunicazione intermediterranea, alla realizzazione di siti Internet, radio e programmi televisivi. Le azioni di cooperazione definite nel Programma sono complementari a quelle previste nell’ambito del partenariato euro-mediterraneo, avviato nel 1995 con il “Processo di Barcellona”, che continua ad essere un elemento chiave delle relazioni tra l'UE e i Paesi Mediterranei. E proprio in questi giorni si è entrati nel vivo del Programma, con l’assegnazione della gestione della comunicazione ad una ATI capeggiata dall’agenzia di comunicazione integrata Pomilio Blumm, che si occuperà di gestire l’attuazione delle azioni d’informazione e visibilità del programma operativo “Enpi CBC Bacino del Mediterraneo 2007/2013”, nonché l’organizzazione delle riunioni dei comitati di sorveglianza. Due milioni di euro il budget per un incarico pluriennale che avrà lo scopo di comunicare al meglio, attraverso eventi, convegni e attività di PR nei 19 paesi coinvolti, il Programma di cooperazione transfrontaliera multilaterale, cercando di affrontare le sfide comuni e valorizzando le potenzialità dell'area. «Questo incarico riconosce la vocazione internazionale della nostra agenzia, oggi partner delle più importanti istituzioni a oriente e occidente del Mediterraneo, a sostegno dei programmi che mirano alla diffusione dei modelli di cultura europea in relazione alla cooperazione transfrontaliera, che sicuramente sarà la sfida del nostro prossimo futuro – ha commentato Franco Pomilio, Presidente Pomilio Blumm ed esperto di comunicazione internazionale. Alla comunicazione viene chiesto molto, soprattutto da quei Paesi che oggi tra mille difficoltà sono impegnati nella ricostruzione del proprio sistema sociale e valoriale. La nostra esperienza già in corso nell’area balcanica e ancora prima nell’area mediorientale ci rende un interlocutore con caratteristiche professionali davvero distintive, riconoscendo al contempo nelle proprie azioni il fondamentale ruolo sociale della comunicazione».