Un tempo, l’Italia è stata la capitale Europea del design.
Il 76% degli europei sostiene che la corruzione rappresenta un fenomeno diffuso: secondo il 56% dei cittadini, anzi, il problema è notevolmente aumentato negli ultimi tre anni e un europeo su dodici (8%) afferma di essere stato oggetto o testimone di casi di corruzione nell'anno precedente. Per il 70% della popolazione europea, anche le Istituzioni UE appaiono corrotte.
Sono queste alcune delle conclusioni emerse dai risultati della prima “Relazione dell'Unione Europea sulla lotta alla corruzione”, pubblicati dalla Commissione. Sulla base dei dati segnalati dal report, Transparency International ha proposto, a tutti i candidati alle elezioni europee in ognuno degli Stati membri, una petizione per promuovere maggiore trasparenza, responsabilità ed integrità nelle istituzioni, nelle politiche e nelle leggi europee.
Circa 500 candidati (21 in Italia) hanno deciso di aderire alla campagna lanciata dai vari capitoli europei di TI, incluso quello italiano: i sottoscrittori della petizione che – in seguito alle elezioni tenutesi tra il 23 e il 25 maggio – sono entrati nel Parlamento Europeo si impegnano a costituire un gruppo di lavoro transpartitico e transnazionale e a collaborare per la definizione di nuove norme e pratiche di trasparenza e lotta alla corruzione.
Le azioni di cooperazione verteranno sulla governance e sul processo legislativo delle istituzioni europee, su una maggiore trasparenza e integrità della spesa pubblica e sulla promozione e tutela dei whistleblower.