Un tempo, l’Italia è stata la capitale Europea del design.
«Un approccio proattivo, che non condanna mai, ma mira a risolvere le problematiche pianificando le soluzioni più opportune». Così Maria Teresa Brassiolo, presidente di Transparency International Italia ha sottolineato la vocazione operativa che ispira le diverse attività dell’organizzazione, in occasione dell’Oscar Pomilio Forum 2013 tenutosi lo scorso 8 marzo a Pescara.
Particolare attenzione, data la location territoriale dell’evento, è stata dedicata al confronto tra i livelli di integrità registrati in Italia – attualmente penultima a livello europeo secondo l’indice di percezione della corruzione 2012 – e quelli registrati nei Paesi dell’area balcanica, con i quali l’Abruzzo e in generale tutte le regioni adriatiche intrattengono un crescente e intenso rapporto commerciale. In questo quadro, Slovenia (37°), Croazia (62°) e Macedonia (69°) hanno una performance migliore dell’Italia, mentre gli altri Paesi dell’area si trovano a metà classifica (Montenegro 75°, Serbia 80°, Kosovo 105°, Albania 113°).
«Sebbene siano indici di percezione, e dunque non certi, si tratta comunque di dati non troppo favorevoli per il nostro Paese» ha sottolineato Brassiolo, ricordando l'importanza di sviluppare strumenti per migliorare la situazione: obiettivo che Transparency, persegue da sempre, promuovendo la cultura della legalità nel settore pubblico come in quello privato.
L’intervento si è concluso con un focus sulla qualità della governance a livello regionale in Europa, con riferimento a una approfondita ricerca realizzata nel 2010 dell’università di Goteborg: l’Italia presenta notevoli variazioni geografiche, con una qualità media per il Nord, in merito al quale si rilevano valori vicini alla media europea, e per il Centro (con picchi in Friuli, Piemonte, Val d’Aosta, Trentino Alto Adige e Umbria), e una qualità invece molto bassa per il Sud, penalizzato da un rating regionale valutato tra i peggiori in Europa.