Un tempo, l’Italia è stata la capitale Europea del design.
Speaker a ICS Roma, Davide Del Monte, direttore di Transparency International Italia, ha arricchito il dibattito su heritage e storytelling riflettendo su una particolare eredità storica e culturale, proveniente dal passato antico e chiamata a vivere nel presente: quella legata ai temi della lotta alla corruzione e della trasparenza.
«Il primo grande scandalo di corruzione – ricorda infatti Del Monte – avviene nel 70 a.C. e ci viene raccontato da Cicerone, che già allora, come emerge dagli scritti, avvertiva l’esigenza che lo Stato desse un esempio ai cittadini per non mortificare e mantenere in vita la cosa pubblica. Dopo vari secoli, anche Montesquieu individua nella corruzione la causa scatenante del crollo dell’Impero Romano».
Di trasparenza si è quindi sempre parlato, ed è ancor più importante farlo oggi perché: «Nel CPI (Corruption Perception Index) – spiega Del Monte – l’Italia è ormai da anni in fondo alla classifica europea e secondo il Global Corruption Barometer il 69% di italiani crede che le decisioni pubbliche vengano prese da un gruppo elitario per perseguire soprattutto interessi personali».
Trasparenza, per Del Monte, non è tuttavia solo accessibilità, ma anche educazione civica: «Oltre ad avere i diritti per accedere alle informazioni della PA, obiettivo per cui sosteniamo fin dall'inizio il Freedom of Information Act, i cittadini devono poter sapere come e quando farlo. Altrimenti – avverte il direttore di TI-It – avremo un governo “aperto”, ma nessuno in grado davvero di entrarci».