Un tempo, l’Italia è stata la capitale Europea del design.
Avanza l’Unione per il Mediterraneo, progetto varato nel 2008 su impulso della Francia per il rilancio della cooperazione euromediterranea. La riunione dei Capi di Stato dei 43 Paesi aderenti all’UPM, è prevista il 21 novembre 2010 a Barcellona, dove avrà sede il Segretariato dell’Unione.
Una zona di libero scambio con 750 milioni di persone ed il 24% del PIL mondiale, l’obiettivo di lungo periodo, e come vision un enorme mercato che confinerà ad ovest con il NAFTA e ad est con l’ASEAN, con possibile allargamento alla Russia.
“Dobbiamo sfruttare le opportunità della Sponda Sud, che nel 2020 avrà 350 milioni di abitanti”- ha dichiarato Lino Cardarelli, Vicesegretario Vicario italiano dell’UPM con deleghe per sviluppo, funding e PMI che continua - “All’inizio del 2011 sarà dato il via alla fase operativa, che si articolerà in tre fasi: selezione dei progetti, analisi di fattibilità e branding (ovvero esame di conformità rispetto a tre requisiti: core, cost, time)”.
Per l’Italia molte sfide in prospettiva, ma anche un ruolo importante da ricoprire: “Siamo un punto di riferimento” – ha dichiarato Cardarelli – “in un mondo che contiene ovunque tracce della nostra cultura”.