Un tempo, l’Italia è stata la capitale Europea del design.
«Le rivoluzioni nel sud del Mediterraneo hanno generato una improvvisa “familiarizzazione” con il continente africano e le società dei paesi del Maghreb in particolare, che hanno anticipato le stesse richieste che stiamo vivendo noi in Italia in questo periodo: lavoro e futuro». Così Pier Luigi D’Agata, Direttore Generale di Assafrica & Mediterraneo, durante il suo intervento in apertura all’ICS Summit di Roma, ha commentato le ricadute che i moti di cambiamento in corso nel sud Mediterraneo stanno avendo sui Paesi vicini, tra cui l’Italia. Ricadute che sembrano indicare, nella più generale riconfigurazione dei rapporti sociali e politici dell’area, la riscoperta di una dimensione relazionale e personale a lungo messa in secondo piano e oggi pronta a reclamare tutta la sua centralità, nella società civile come nella dimensione pubblica e nel mondo dell’impresa. «La piramide – ha spiegato D’Agata – si è rovesciata. Non sono più le società avanzate a influenzare i modelli di comportamento, ma spesso viceversa. Non solo: cambiano anche le dinamiche e le regole dello scambio commerciale e imprenditoriale. Non è più sufficiente essere conosciuti all’interno di un singolo mercato locale, magari grazie a reti di conoscenze e relazioni private, in un mondo in cui le nuove tecnologie hanno di fatto cancellato ogni confine. Per resistere al massacro della concorrenza e per crescere – ha aggiunto – occorre allora inventarsi un nuovo modo di lavorare, smettendo di valorizzare solo le qualità del prodotto e veicolando invece, il messaggio che l’impresa è al tempo stesso “prodotto e persone”, fatta di persone che lavorano in loco e riconsegnano, amplificata, la catena del valore di esperienza, know-how, assistenza al cliente». Di qui anche la rinnovata centralità che una corretta attività di comunicazione riveste nel favorire e sostenere le dinamiche in atto e questo cambiamento di prospettiva. «Occorre quindi con urgenza ridare un ruolo centrale al linguaggio – ha concluso il Direttore Generale – restituendogli valore, dignità, ma soprattutto senso e significato e facendone quindi uno strumento fondamentale del lavoro imprenditoriale».