Un tempo, l’Italia è stata la capitale Europea del design.
Arrivavano dal Medio Oriente e dall'Africa gli splendidi marmi che un tempo decoravano la Domus Aurea, la straordinaria residenza di Nerone, uno dei più grandi e discussi imperatori della storia di Roma, folle e affascinante personaggio che ancora oggi continua a far parlare di sé.
È infatti proprio a favore del cantiere della Domus Aurea che parte il progetto di crowdfunding del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, in risposta al Decreto Cultura, con cui è stato introdotto l’ArtBonus, un sistema di incentivi fiscali su tre anni che prevede la deducibilità del 65% delle donazioni di imprese e cittadini per il restauro di beni culturali pubblici.
Un approccio fortemente innovativo, che supera lo steccato tra pubblico e privato circa la contribuzione alla gestione del patrimonio pubblico, come già sperimentato dal Louvre e da diversi musei americani, per i quali costituisce una delle principali forme di finanziamento. In Italia il progetto viene lanciato proprio su una case history di successo come quella del restauro della Domus Aurea, pionieristica per la trasparenza relativa a lavori e voci di spesa e per la messa a sistema delle alte professionalità necessarie per i cantieri archeologici.
Un caso che conferma come l'archeologia sia una delle eccellenze del nostro Paese, capace di riflettersi in maniera ottimale sulla percezione del brand Italia soprattutto all’estero e quindi sul posizionamento del Made in Italy sui mercati internazionali e in particolare mediterranei, ricchi di beni archeologici da tutelare e valorizzare. Il crowdfunding per il Cantiere della Domus Aurea è online sul sito www.cantieredomusaurea.it