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Rituali 2.0: quando il consumo diventa arte

Il consumo come rituale e la ricerca artistica come osservatorio privilegiato sulla società: sono alcuni dei temi affrontati da Gianpiero Vincenzo nel suo ultimo libro “New Ritual Society, consumismo e cultura nella società contemporanea” edito da Fausto Lupetti Editore

Indagare il rapporto tra sperimentazione artistica, consumi di massa e cultura contemporanea è l’obiettivo del volume New Ritual Society di Gianpiero Vincenzo, edito da Fausto Lupetti Editore. Il libro curato da Vincenzo, docente universitario e “critico sociale dell’arte”, come lui stesso ama definirsi, raccoglie contributi di studiosi e professionisti del mondo dell’arte e del design, articolando una riflessione a più voci che spazia dalla cultura di massa alle esposizioni museali ai videogiochi alla grafica di pubblica utilità.

“Il filo conduttore – scrive il sociologo Grzegorz J. Kaczynski nella postilla – è la convinzione, o forse meglio la tesi, che l’uomo moderno ha bisogno di avere una forma di ritualismo, anche di tipo consumistico, in mancanza di meglio. […] Tale ritualismo fornisce all’uomo di oggi enormi possibilità di ancorare la propria condizione a qualcosa che esprima il sacro, anche se mascherato, per dare un senso alla vita macro-strutturale e alla vita quotidiana, alla vita collettiva e a quella individuale, per colmare un vuoto di senso che si presenta sempre più minaccioso.”

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