Un tempo, l’Italia è stata la capitale Europea del design.
Nella comunicazione politica non ci sono regole. Tanto più quando il titolo in gioco è quello presidenziale, e l’agone elettorale un’intera nazione, con i suoi desideri e le sue speranze. A dettare le scelte e i percorsi di partiti e candidati sono i contesti democratici, sempre diversi, e la lotta senza sconti per il potere. Strategie che nascono intorno all’uomo, alla sua storia, la sua unicità, alle sue debolezze, persino. E che il comunicatore, con abile arte maieutica, deve portare alla luce. Parte da qui un’incalzante intervista che percorre l’esperienza esperienza unica di Séguéla tra pubblicità e politica, al fianco di presidenti che hanno fatto storia: dal primo incontro col “mito” Mitterrand alle nuove icone dell’era di Internet, passando per un nugolo di campagne di frontiera, in un Est Europa che si affacciava al gioco democratico. Una vita e una visione d’eccezione, esplorate ricordo per ricordo, campagna per campagna al ritmo delle domande di D. P. Dégo, intellettuale e artista di grande impegno civile e culturale, italiano di nascita, parigino per elezione. Bussola di questo viaggio e insegna del nuovo secolo, il concetto di “alter”: alter- comunicazione, come chiave della nuova lingua al potere, alter-politica, come modello di democrazia “in diretta” e alter-società, come spinta a “cambiare vita”, cercando modelli diversi di convivenza, consumo, immaginazione. Il 2012, anno di nuove elezioni in Italia è dietro l’angolo e la politica che non cambia, ci avverte Jacques Séguéla, perderà la sua occasione di vittoria. E con essa la comunicazione e i leader che non sapranno cogliere lo spirito nuovo del tempo.