Un tempo, l’Italia è stata la capitale Europea del design.
Il Festival Transeuropa è al tempo stesso un festival culturale e un evento politico. È il primo festival transnazionale che si svolge simultaneamente in dodici città: non si tratta di dodici festival che si svolgono in contemporanea, ma di un solo festival che si dirama nel continente, per promuovere la democrazia, l'uguaglianza e la cultura al di là dei confini nazionali. Attraverso eventi collegati e la circolazione di persone tra le diverse città, Transeuropa crea uno spazio comune di scambio, dibattito e azione, con eventi che spaziano dalle conferenze alle installazioni artistiche, dai dibattiti agli eventi musicali. Nel 2011 i temi principali del Festival sono l'immigrazione, i diritti di rom e sinti, la libertà di informazione e la necessità di un'economia più equa dopo la crisi. Questi temi saranno discussi ed esplorati in tutte le dodici città del Festival, le esperienze e le conclusioni saranno condivise dalle diverse città, fino al weekend conclusivo, durante il quale si svolgeranno forum transnazionali incentrati sui diversi argomenti. A Bologna, al momento unica location italiana del Festival, il calendario di iniziative si presenta fittissimo. Tra queste, il Congresso europeo per la libertà dell'informazione (13 maggio), con partecipazioni da oltre dieci paesi europei, e la giornata della sostenibilità (8 maggio), un programma di proiezioni di video arte presso il MAMbo e la presentazione del progetto Visualising Transnazionalism (11 maggio) e lo spettacolo teatrale Comune Spazio Problematico (14-15 maggio). Nella sede principale, l'Urban Center di Sala Borsa, sarà esposta l'opera the ground was divided, we jumped, dell'artista e architetto turo Can Altay, che crea una "casa del transnazionalismo" attraverso elementi architettonici comuni alle diverse città del festival, come un varco spazio-temporale (programma completo su www.transeuropafestival.eu). Il Festival (sostenuto da Allianz Kulturstiftung, European Cultural Foundation, Commissione europea e Soros Foundation) è coordinato da European Alternatives e organizzato dal Transeuropa Network, un team di oltre cinquanta attivisti, scrittori, pensatori, artisti e curatori provenienti da tutto il continente.