Un tempo, l’Italia è stata la capitale Europea del design.
È stato, probabilmente, il massmediologo più celebre – forse l'unico noto anche ai non addetti ai lavori – per tutto il dopoguerra, almeno fino agli anni 90. Poi è arrivata la rivoluzione digitale, portando con sé un radicale ripensamento delle teorie mediali fino ad allora prevalenti. Oggi, a 100 anni dalla sua nascita, la lezione di Marshall McLuhan viene ripresa in mano, riconsiderata e riletta. E si scopre che in molti punti il pensiero dello studioso canadese aveva addirittura previsto l'attuale scenario, confermando la profondità e lungimiranza della sua visione. È in questo spirito che l'università “La Sapienza” di Roma, insieme alla rivista Media Duemila e all'Osservatorio TuttiMedia, ha organizzato il convegno “McLuhan: Tracce del Futuro - The future of the future is the present”, martedì 31 maggio 2011 dalle ore 10.00 presso il Dipartimento di comunicazione e ricerca sociale (Via Salaria 113, Roma). Ad aprire i lavori il sottosegretario alla Presidenza al Consiglio Gianni Letta, per poi lasciare la parola a un ricco programma di interventi: dall'ambasciatore del Canada a Roma, James Fox al senatore Vincenzo Vita, da Mario Morcellini, direttore del dipartimento che ospita il convegno, a Francesco Passerini Glazel, presidente dell'Osservatorio TuttiMedia, E ancora: Norman Doidge, ricercatore in psichiatria e psicanalisi per la Columbia University; Philippe Cahen, autore del libro Segnali deboli; Giulio Anselmi, presidente Ansa; Paolo Liguori, direttore TgCom; Abdullah Alrefaee, professore di New Media presso Al-Imam Mohammed Bin Saud Islamic University, Gianpaolo Balboni di Telecom Italia e Mario Frullone (FUB). Modera Gianpiero Gamaleri autore della prima monografia dedicata a McLuhan. Spicca, in particolare, la presenza di Derrick De Kerchove, professore all’Università di Toronto e di Napoli, direttore scientifico di Media Duemila. «Le potenzialità della rete sono infinite – ha dichiarato il sociologo canadese – e la trasparenza, con la massima circolazione possibile delle informazioni, deve esserne una caratteristica essenziale. Dopo l’era del petrolio il futuro dell’economia si baserà sulla velocità di internet – continua De Kerckhove – ed è per questo che i governi si mobilitano (la Francia ha organizzato un vertice dedicato a Internet per il G8 del 26-27 maggio 2011), per trovare un accordo globale. È necessario – sottolinea il professore – che una volta decise le regole fondamentali, una sorta di carta di navigazione e di accesso alla rete, si organizzi un consorzio internazionale che nei fatti già esiste, ma che deve avere però un riconoscimento formale affinché il mondo interconnesso diventi un capitolo fondamentale della politica dei governi locali». A margine degli interventi, saranno organizzati Atelier di intelligenza connettiva che stimoleranno la partecipazione attiva di chiunque voglia iscriversi. Come spiega Maria Pia Rossignaud, anima dell’evento, direttore di Media Duemila e vice presidente dell’Osservatorio TuttiMedia: «Con gli atelier creiamo menti aumentate non tecnologiche, provochiamo la connessione fra esperti, studenti, ricercatori, gente comune affinché condividano un problema e ne immaginino le soluzioni». Scopo di questi incontri, infatti, è l’elaborazione di nuove proposte su temi focali di attualità, avviare ricerche, sostenute da borse di studio, in collaborazione con La Sapienza, l’Osservatorio TuttiMedia e Media Duemila, nonché creare seminari itineranti su McLuhan in altre Università Italiane. Il convegno sarà trasmesso in streaming sul sito di ComunicLab (www.comuniclab.it), sul sito di Media Duemila www.mediaduemila.it) e su Radio Sapienza http://www.radiosapienza.net/).