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Bibliotheca Alexandrina, vedere il passato con occhi nuovi

Crocevia tra oriente e occidente, Alessandria d'Egitto è una città simbolo del Mediterraneo. Un grande passato, ma poco valorizzato. Invertire la rotta, facendo dell'heritage una leva di sviluppo, è l'obiettivo del progetto IAM presentato da Yasser Aref

«Alessandria, come molte altre aree del Medio Oriente, ha un grande patrimonio culturale, il cui valore però non è del tutto percepito dalla popolazione, a causa della seria situazione economica e politica, che mette ovviamente in secondo piano ogni altra questione. Eppure la valorizzazione dei monumenti e della storia della città potrebbe portare grandi vantaggi». Così Yasser Aref, ricercatore della Biblioteca di Alessandria d'Egitto, ha introdotto al pubblico di ICS Europe il background del progetto IAM – Internationational Augmented Med, di cui è responsabile scientifico.

Finanziato con fondi europei (programma ENPI-CBC) per una durata triennale, il progetto coinvolge sette Paesi – Egitto, Italia, Spagna, Giordania, Lebano, Palestina, Tunisia – e mira a promuovere modalità innovative di fruizione del patrimonio culturale mediterraneo. Ad Alessandria, in particolare, l'applicazione di tecniche di video-mapping e realtà aumentata ha permesso di “vedere l'antica città con occhi nuovi”, riportare in vita il suo passato glorioso e coinvolgendo in modo nuovo non solo i turisti, ma anche gli abitanti della città.

«L'AR infatti – ha spiegato Aref – è in grado di catturare lo sguardo del visitatore, permettendo inoltre di variare di volta in volta il tema e la storia raccontata. L'anno prossimo ad esempio pensiamo di dedicare l'evento a far rivivere la “Alessandria Islamica”, di cui si sa pochissimo, nonostante sia una parte importante della storia della città». Con questo progetto, ha poi aggiunto, «la nuova Biblioteca di Alessandria punta a creare anche nell'area un “effetto Bilbao”, ovvero un rilancio dell'economia locale che passi attraverso la valorizzazione del turismo e di attività eminentemente culturali».

Aref ha così arricchito il dibattito sull’heritage con una prospettiva squisitamente mediterranea e uno sguardo specifico al Medio Oriente e all'importanza di un confronto interculturale, anche e soprattutto alla luce della delicata situazione socio-politica dell'aera. «È proprio la mancanza di un autentico dialogo tra popoli – ha detto Aref – la principale ragione dell'intensificarsi dei conflitti. E questo ne fa qualcosa di cui abbiamo bisogno non solo ad Alessandria, ma in tutto il mondo».

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