Un tempo, l’Italia è stata la capitale Europea del design.
Che il vino fosse matrice di “storie” è ormai cosa nota nell’ambito della comunicazione enologica degli ultimi anni. Che un vino sia diventato protagonista assoluto di una narrazione lunga cinque capitoli è invece frutto esclusivo dell’interesse di Slow Food per le realtà enologiche del territorio italiano e, non ultimo, dell’impegno di comunicazione intrapreso dal Consorzio di Tutela dei vini d’Abruzzo.
Il vino in questione è infatti proprio il Montepulciano d’Abruzzo, celebrato in una monografia firmata da Fabio Giavedoni, curatore delle guide Slow Wine, con prefazione di Carlo Petrini, fondatore del movimento Slow Food. Il volume – un percorso lungo le strade del vino d’Abruzzo, che passa in rassegna aspetti agronomici, geografici, paesaggistici, storici e di cultura popolare – si inserisce infatti nell’ambito delle azioni portate avanti dal Consorzio per la valorizzazione dei vini regionali.
Il libro “Montepulciano d’Abruzzo. Un grande vino” è stato presentato al Salone Internazionale del Gusto di Torino. «Spero che a ogni lettore – scrive Carlo Petrini nella prefazione – il Montepulciano d'Abruzzo possa regalare le emozioni e i ricordi che mi ha regalato in passato e che, sono sicuro, mi regalerà ancora».