Un’immagine vale più di mille parole, e l’epoca in cui viviamo sembra confermarlo più di ogni altra: online e offline, siamo circondati da illustrazioni, mappe, grafici, diagrammi che comunicano informazioni di ogni tipo attraverso il linguaggio visivo, ancor prima che verbale.

E proprio sulle tipologie di rappresentazioni statistiche e cartografiche più efficaci, e sul “pensiero visivo quantitativo” in generale, traccia un bilancio “The Truthful Art”, l’ultimo libro di Alberto Cairo, Knight Chair in Visual Journalism alla School of Communication of the University of Miami (UM).

Il volume, disponibile dal prossimo marzo, si colloca all’interno di un filone di studio tra i più interessanti per lo sviluppo futuro della comunicazione, sia per il business che per le PA. Il potere organizzativo ed esplicativo delle immagini è stato infatti riscoperto grazie anche e soprattutto ad un fenomeno tutto contemporaneo, che riguarda da vicini gli attori istituzionali: la disponibilità di enormi quantità di dati, resi accessibili dai nuovi media.

Poter consultare questi dati non vuol dire, tuttavia, saperli automaticamente mettere in relazione e capirne a fondo il significato. Ecco allora che in questo scenario, in cui abbiamo “troppe” informazioni ma sempre meno tempo per assimilarle, si sente l’esigenza di infografiche e data visualization che possano rendere i dati immediatamente fruibili e comprensibili, sfruttando e valorizzando il linguaggio visivo. Non solo: sfruttando, appunto, il “pensiero visivo”, come insegna lo stesso Alberto Cairo, tra gli esperti di settore più apprezzati sul panorama mondiale.