Un tempo, l’Italia è stata la capitale Europea del design.
Ben rappresentate tra i professionisti dell'informazione, protagoniste dall'immagine positiva nelle fiction TV ma meno “capaci” di fare notizia rispetto agli uomini e meno privilegiate in qualità di conduttrici, intervistate o esperte autorevoli nei programmi di approfondimento e attualità: questi i principali risultati del monitoraggio della rappresentazione della figura femminile condotto dall'Osservatorio di Pavia, che ha quantificato la presenza delle donne visibili a vario titolo nel prime time della TV pubblica italiana e tracciato ilprofilo dell'immagine femminile in termini di ruoli, temi, valori distintivi, modalità di interazione, partecipazione, presentazione del corpo.
Pubblicata nella relazione annuale dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni presentata lo scorso 9 luglio, l'analisi ha preso in esame la programmazione delle reti generaliste RaiUno, RaiDue e RaiTre nella fascia oraria 20 – 22:30 durante tre settimane-campione di altrettante stagioni dell'anno nel corso del 2012.
Nel mondo dell'informazione, colpisce il divario tra chi dà le notizie e chi “fa notizia”: a fronte di una presenza pressoché paritaria tra donne e uomini alla conduzione dei TG (è donna il 46% dei conduttori, il 55% degli autori dei servizi e il 48% dei corrispondenti/inviati), le intervistate di sesso femminile sono il 20% del totale nei telegiornali e il 34% nei programmi d'attualità. La percentuale sale solo quando a fare dichiarazioni sono “persone comuni”, chiamate a riflettere l'”opinione popolare”. Nel complesso, le donne fanno più fatica ad emergere nei contenuti informativi, in particolare quelli di approfondimento politico o di cronaca.
Nell'ambito dell'intrattenimento, c'è un sostanziale equilibrio tra presenza maschile e femminile per quanto riguarda i partecipanti protagonisti, mentre le percentuali si sbilanciano in favore degli uomini per quanto riguarda conduttori, concorrenti, ospiti. Nelle fiction, sia nazionali sia estere, le donne hanno ampio spazio in termini di visibilità e la loro immagine risulta positiva: il 42% dei personaggi è donna, i protagonisti sono di sesso femminile nel 43% dei casi e, nel complesso, sono occupate nel 74,5% dei casi.