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La netnografia spiegata dal suo fondatore, Robert Kozinets

Esperto internazionale di social media, marketing research e branding, nonché fondatore della netnografia, metodo di analisi dei comportamenti sul web: Robert Kozinets spiega di che cosa si tratta, quali sono le sue peculiarità e quali le sue applicazioni

La netnografia, metodo di ricerca qualitativa fondato da Robert Kozinets, ha trovato nuovi campi di applicazione con l’avvento del Web 2.0. Attraverso l’ascolto delle conversazioni generate online, consente di studiare in modo partecipato e immersivo sui consumi e le tendenze degli utenti.

Che cos’è la netnografia e qual è il suo scopo?

La netnografia è un modo per fare antropologia sul Web utilizzando informazioni pubbliche, frutto della condivisione spontanea degli utenti sui social media. Rispetto all'etnografia tradizionale, la netnografia tenta di portare l'elemento umano in un'esperienza che si svolge al di fuori della dimensione corporea. Per farlo, impiega una grande mole di dati, estrapolati da Internet ma non solo, e non esclusivamente dati basati sull’osservazione. Questo metodo, infatti, integra l’approccio quantitativo con quello qualitativo, in una proporzione che è in parte a discrezione del ricercatore e in parte è determinata dallo scopo dalla ricerca.

Nel marketing si ricorre molto alla netnografia. Questo metodo può essere applicato anche allo studio delle relazioni fra le Istituzioni e i cittadini?

L’interesse nei confronti della netnografia è molto aumentato. Ad oggi, questo metodo di analisi è applicato alla salute, all’educazione, alla sociologia, alla geografia umana. Anche nell’interazione fra i cittadini e le Istituzioni può rivelarsi utile, perché è un tipico contesto in cui le persone sono poco disposte a rispondere a domande dirette e a esprimere valutazioni. La netnografia permette di acquisire le risposte necessarie ascoltando le conversazioni che hanno luogo sul web, analizzando i comportamenti e le opinioni degli utenti. Ad esempio, per la Pubblica Amministrazione una fonte preziosa di dati viene dal monitoraggio dei quotidiani online, dall’analisi delle discussioni e dei commenti generati dagli utenti. In sintesi: è un campo di applicazione vasto e ancora in parte inesplorato, sicuramente da sviluppare.

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