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La bioetica nei tg italiani

Quanto e come vengono rappresentati i temi legati ad etica e salute nei notiziari italiani? Le risposte nell'indagine condotta dall'Osservatorio di Pavia e presentata lo scorso 26 ottobre a Pavia dal presidente Stefano Mosti.

Nel primo semestre del 2013, l’attenzione dedicata ai temi della salute dai principali TG italiani è scesa all’1,8% rispetto al 2,1% del 2012. cresce invece lo spazio dedicato alla politica, che con il 30% si conferma il tema più presente. Lo attesta la ricerca “Aspetti e modalità di rappresentazione dei temi della bioetica nei telegiornali italiani”, effettuata dall’Osservatorio di Pavia nel periodo compreso tra gennaio e giugno 2013 e che ha considerato le edizioni di prima serata dei notiziari Rai, Mediaset e La7.

Nel complesso, quando si parla di salute, in più di un caso su due (52%) si parla di temi generici quali rischi alla salute (19%) e patologie e cure (18%). La percentuale di notizie sulla bioetica ammonta al 12%, risultando di poco inferiore a quella dedicata alla salute dei VIP (14%) e di poco superiore a quelle che interessano malasanità (11%) e sistema sanitario (9%).

Più della metà delle notizie su etica e salute è incentrata sulla terapia con le cellule staminali (“caso Stamina”) e in particolare su: modalità di sperimentazione (50%), casi umani (43%), argomenti scientifici (6,7%). È nel network Mediaset che si riscontra la maggiore presenza di argomenti relativi al “caso Stamina” (del tutto assente nel TG La7). Nella trattazione di questo tema, Mediaset dimostra una chiara predilezione per i “casi umani” rispetto all’emittente Rai; ad una posizione quasi paritaria si attestano le due reti a confronto sulla tematica della sperimentazione.

Quando la narrazione di questioni di bioetica è di tipo emotivo si fa appello al pathos e si assiste ad una personalizzazione della vicenda: i malati diventano simboli e la questione etica e medica si trasforma in fatto mediatico.

Gli altri temi di bioetica trattati in minor grado dai notiziari delle TV generaliste italiane riguardano la procreazione assistita, l’eutanasia, la mastectomia bilaterale preventiva sulla base di test genetici e la clonazione delle cellule umane negli USA.

 

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