Un tempo, l’Italia è stata la capitale Europea del design.
Informarsi online sui temi della salute, navigando siti, forum e social network, è ormai pratica consolidata per un numero sempre maggiore di cittadini. Ad usare le nuove tecnologie non sono tuttavia solo i singoli: anche le Istituzioni sanitarie si aprono a queste piattaforme, intercettando sempre più spesso le richieste degli utenti.
Nasce così un terreno d’incontro digitale tra medici e pazienti, tra Istituzioni e cittadini, le cui dinamiche sono in continua ridefinizione. Capirne i meccanismi e le evoluzioni è l’obiettivo dell’International Health Communication Symphosium, promosso dal Dipartimento di Scienze Politiche, Scienze della Comunicazione e Ingegneria dell’informazione dell’Università degli Studi di Sassari.
In programma dal 26 al 27 maggio a Sassari, il simposio si propone di riflettere sul ruolo del web 2.0 per la comunicazione della salute. Sono previste tre sessioni tematiche: si parlerà di tecnologie digitali e social media per le Istituzioni, empowerment dei cittadini e nuovi equilibri legati all’utilizzo dei nuovi media.
Il simposio si svolgerà interamente in lingua inglese. Interverranno studiosi e ricercatori di peso internazionale come Anne-Linda Camerini dell’Università della Svizzera Italiana, Jeong-Nam Kim della Purdue University (USA), Pina Lalli dell’Università di Bologna, Francisco Lupianez Villanueva della Open University of Catalonia, Lella Mazzoli dell’Università Carlo Bo di Urbino e Teresa Thompson della University of Dayton (USA). Per la sessione per giornalisti “Comunicare la scienza”, organizzata con l’Ordine dei giornalisti della Sardegna, interverrà anche Licia Caprara de Il Sole 24 Ore.