Un tempo, l’Italia è stata la capitale Europea del design.
Ad aprire l’edizione dell’ICS Local lo scorso 28 novembre a Milano, una ricerca condotta dal laboratorio cartografico Diathesis dell’UniBg sulla cartografia collaborativa del web 2.0 nei sistemi di governance territoriale e sviluppo locale, presentata dalla docente Federica Burini attraverso due prodotti in forma cartacea e digitale.
Il primo è il volume Libro bianco per la governance, che analizza l’attività formativa dell’Ateneo di Bergamo ed è rivolto non solo alle scuole, ma anche alle università, dal momento che diventa una strumento di trasparenza sia per le famiglie degli studenti, che devono scegliere i percorsi più idonei per i propri figli, sia per facilitare la programmazione didattica dei docenti universitari.
L’analisi – corredata da una gran quantità di grafici e testi esplicativi – è stata mirata all’individuazione delle criticità e dei punti di forza dell’Ateneo, attraverso la profilazione di un identikit degli studenti, lo studio del fattore di dispersione, del tasso di attrattività dell’Unibg e infine dell’inserimento professionale. I risultati hanno evidenziato che molti degli studenti provengono dal territorio bresciano e che il bacino prediletto dai giovani bergamaschi sembra essere Milano, per l’ampia offerta di classi di laurea assenti in terra natale.
L’altro prodotto è il Bergamo Open Mapping, un sistema cartografico partecipativo, creato sul Web nel Marzo 2013 in occasione della candidatura di Bergamo a capitale europea della cultura, con la finalità di promuovere la partecipazione dei cittadini nell’individuazione dei luoghi della provincia di Bergamo, finora nascosti, che meritano di essere valorizzati.
La piattaforma, costruita sulle mappe geografiche di Google, contiene informazioni relative al territorio e dà agli utenti la possibilità di segnalare strade, piazze ed edifici, per loro rilevanti dal punto di vista culturale. All’interno del sistema è presente anche un database, in cui si può visionare tutto il materiale inserito dagli utenti (immagini, video, ecc.) e il numero di voti ricevuto da ciascuna iniziativa, perché sono i cittadini stessi a pianificare la crescita culturale della loro terra.