Un tempo, l’Italia è stata la capitale Europea del design.
Un monitoraggio permanente sulla visibilità delle donne e degli uomini che prenderà in considerazione 15 testate giornalistiche europee, di Italia, Francia, Germania, Inghilterra e Spagna. L’Osservatorio europeo sulle rappresentazioni di genere nascerà in seno all’Osservatorio di Pavia, sul modello del Global Media Monitoring Project (GMMP), il più ampio e longevo monitoraggio internazionale sulla rappresentazione delle donne e degli uomini nei mezzi di informazione, cui l’Osservatorio partecipa dal 2005. Nel corso dell’anno verranno selezionate alcune giornate a campione da sottoporre all’analisi di un gruppo di ricercatrici e ricercatori formati secondo le linee guida del GMMP. I dati elaborati e sintetizzati in tabelle e grafici verranno pubblicati periodicamente sul sito dell’Osservatorio di Pavia e diffusi attraverso radio, stampa, televisione e internet. La dimensione europea del campione consentirà di confrontare il “gender setting” dei notiziari italiani con quello dei telegiornali francesi, tedeschi, inglesi e spagnoli, in una prospettiva più ampia e anche più efficace dal punto di vista euristico rispetto alle ricerche e ai monitoraggi realizzati finora in Italia, limitati al contesto nazionale. Per la prima volta in Italia il Corso di Laurea Magistrale in Comunicazione Scientifica Biomedica A partire dall'anno accademico 2010-2011 presso la I Facoltà di Medicina e la Facoltà di Scienze della Comunicazione è stato attivato il Corso di Laurea Magistrale in Comunicazione Scientifica Biomedica. L'istituzione di un corso interclasse di questo tipo, primo ed unico in Italia, offre allo studente la possibilità di “sinergizzare” due competenze diverse ma sempre più confinanti nella società e nelle professioni contemporanee, quella biomedica e quella comunicativa, al fine di offrire una formazione specifica per la progettazione e la gestione dei processi organizzativi e comunicativi nell'ambito della ricerca scientifica e della salute. Quello che prima era un percorso che si poteva essere anche molto lungo, attraverso lauree non specifiche, ora diventa dimezzato. I neolaureati potranno specializzarsi immediatamente, entrare in contatto diretto con chi potrebbe essere interessato alla loro formazione professionale e affacciarsi al mondo del lavoro già a 24-25 anni.