Un tempo, l’Italia è stata la capitale Europea del design.
Cibo e futuro: sulla tenuta di questo binomio l’Europa è chiamata (e destinata) a giocare un ruolo chiave, che passa attraverso l’impegno sul piano scientifico ma anche sul piano della comunicazione e del coinvolgimento dei cittadini. Parola di David Wilkinson, Commissario Generale dell’UE per Expo, intervistato a margine dell’evento “Towards a Research Agenda for Global Food and Nutrition Security”.
L'Europa sta sperimentando nuovi modi di comunicare la ricerca e lo sviluppo in campo alimentare. Tra questi, c’è lo strumento della narrazione, dello storytelling: per presentarsi ad Expo Milano 2015, l’UE ha scelto un film d’animazione. Perché?
Il nostro obiettivo è entrare in contatto con tutti: abbiamo pensato che l'Unione Europea, ad Expo, avesse il dovere di aprirsi ai cittadini rendendosi accessibile. Per questo, abbiamo scelto di avvicinarci al pubblico raccontando una storia, che potesse arrivare sia alla mente sia al cuore delle persone. Abbiamo creato due personaggi: Alex, un agricoltore, e Sylvia, uno scienziato. I due si incontrano mentre lei sta cercando di fare il pane ma non ci riesce: lavorando insieme ad Alex, l’obiettivo viene raggiunto. Il messaggio chiave della storia? Solo unendo scienza e produzione alimentare potremo assicurare alla società umana di raggiungere la sicurezza alimentare per 9 miliardi di persone sul pianeta entro il 2050. E penso che l'Unione europea sia un buon esempio di sinergia e cooperazione: abbiamo lavorato insieme per più di 60 anni.
In merito alla sfide future legate all’alimentazione globale, quale sarà il ruolo dell’UE?
Sicuramente, abbiamo un ruolo importante sia a livello culturale e sociale sia sul piano della ricerca scientifica. L'Unione Europea è una delle forze mondiali. Abbiamo culture diverse, ma abbiamo stabilito un modo di lavorare insieme: per molti versi, siamo un esempio per le altre parti del mondo che stanno lottando con molte difficoltà economiche, tra cui l’estrema povertà, il cambiamento climatico e la fame. Se riuscissimo ad avere un mondo senza fame, gli altri paesi potrebbero guardarci con più attenzione, vedere cosa abbiamo raggiunto, e cercare di fare altrettanto, muovendosi insieme per il futuro.
Allo stesso tempo, abbiamo anche un enorme competenza scientifica: il nostro obiettivo è far sì che sia sviluppata e applicata al problema generale della sicurezza alimentare globale.