Un tempo, l’Italia è stata la capitale Europea del design.
Lo scorso 16 marzo Transparency International Italia e Transparency International EU Office hanno presentato la valutazione scorecard della Presidenza Italiana del Semestre Europeo in materia di anticorruzione e di trasparenza. Dal report emergono alcuni aspetti positivi nei quali il Governo Italiano si è distinto, come ad esempio la priorità riservata ai temi relativi all’anticorruzione individuati da Transparency International: la Quarta Direttiva Antiriciclaggio, il Trattato Transatlantico per il Commercio e gli Investimenti, l’istituzione di una Procura Europea e la Direttiva PIF.
Un particolare punto di merito riguarda l’impegno della Presidenza Italiana a comunicare con i cittadini attraverso un sito web completo e funzionale, nonché lo sforzo dimostrato nel coinvolgimento di giovani e stakeholder. Qualche “ombra” rimane sul versante della trasparenza di budget, forse dovuta anche alla suddivisione di responsabilità tra due organi istituzionali diversi: la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che si è occupata della comunicazione e del sito, e il Ministero degli Esteri, che invece ha curato l'aspetto organizzativo.
In particolare, è stato osservato come per un comune cittadino sia quasi impossibile monitorare le spese della Presidenza durante il semestre consultando il sito ufficiale. «La trasparenza aumenta la fiducia dei cittadini e l’efficienza delle istituzioni ed è l’anticamera dell’anticorruzione – ha dichiarato Virginio Carnevali, Presidente di Transparency International Italia – per questo Transparency International Italia insiste da anni per promuovere maggiore trasparenza in tutti i settori: per noi è fondamentale che i cittadini sappiano come vengono spese le loro risorse».
Un bilancio tutto sommato positivo, che mostra un apprezzabile impegno da parte del Governo Italiano nei confronti dell’argomento anticorruzione. Inoltre, sebbene le informazioni sul budget risultino tuttora di difficile consultazione, e quindi poco trasparenti, si registra una spesa effettiva finale di 30 milioni di Euro, ossia circa la metà della somma spesa dalle due precedenti Presidenze di Grecia e Lituania.