Un tempo, l’Italia è stata la capitale Europea del design.
Solo il 56% degli italiani denuncia episodi di corruzione cui assiste o dei quali è a conoscenza, a fronte del 71% delle segnalazioni registrate mediamente nel resto d'Europa. Abbattere questo muro di omertà è l'obiettivo di ALAC (Advocacy and Legal Advice Center) – Allarme Anticorruzione, il portale di Transparency International Italia, capace di garantire l'assoluto anonimato.
A far volgere lo sguardo dei cittadini dall'altro lato, spesso, sono infatti la paura delle ritorsioni e la sfiducia verso il sistema. Per combattere questa paura, il portale ideato dall'associazione e presentato lo scorso 14 ottobre, avvalendosi del software GlobaLeaks, del browser TOR e del protocollo di criptografia HTTPS, consente di fare segnalazioni in modo confidenziale, in pieno anonimato e con la garanzia della massima sicurezza.
Come sottolinea il presidente di TI Italia Virginio Carnevali: “ALAC non rappresenta semplicemente uno strumento innovativo ed efficace, ma un vero e proprio cambio di paradigma nella lotta alla corruzione: il cittadino, con il nostro supporto, può diventare il protagonista del contrasto alla corruzione. portando alla luce non solo degli illeciti già accaduti, ma soprattutto prevenendone la ripetizione”.
Quello della nuova piattaforma è infatti un servizio di supporto e assistenza che non va a sostituire l'attività degli enti preposti alla lotta alla corruzione, ma l'affianca, affidandosi proprio ai cittadini che, una volta fatta la segnalazione su ALAC, vengono guidati nel percorso più sicuro e indirizzati verso l'ente più idoneo ad affrontare il singolo caso. Un servizio di assistenza importante non solo per l'efficacia, ma ancor più per la capacità di coinvolgere la società civile, che oggi più che mai ha bisogno di ritrovare fiducia nella legalità.