Un tempo, l’Italia è stata la capitale Europea del design.
Adesione, coinvolgimento, partecipazione: le persone, in particolar modo i giovani, hanno risposto con entusiasmo all'incontro tenutosi lo scorso 19 aprile a Pescara sul tema dei diritti e dei doveri del cittadino europeo, il primo del nuovo ciclo del programma “Europa in città”, promosso nell'ambito del 2013 Anno europeo dei cittadini. Svoltosi presso l’aula Federico Caffè dell'Università d'Annunzio di Pescara, l'evento ha chiamato a raccolta oltre 300 tra studenti universitari e liceali, che hanno interagito con i relatori anche attraverso i social media, dimostrando grande sensibilità e interesse verso i temi discussi.
«L’Europa ha certamente un territorio e una moneta. Ma un popolo? Perché la risposta sia sì bisogna fare in modo che i cittadini si sentano parte di una storia, un futuro, un percorso»: questo l'obiettivo da raggiungere per l'europarlamentare Sergio Silvestris della Circoscrizione Meridionale, che ha aggiunto: «Per farlo, l'Europa deve puntare innanzitutto su un’unione fiscale, previdenziale, bancaria e militare».
Sul ruolo dell'Europa per la ripresa economica delle singole nazioni e sull'importanza della partecipazione consapevole ad un grande progetto di unione politica insiste l'eurodeputato Gianni Pittella, che sottolinea: «è necessario affrontare la crisi ridando fiato a economia, lavoro e occupazione, garantire più partecipazione alla vita europea, rimettere in movimento la costruzione dell’Europa politica».
Intervenuti dopo i saluti del sindaco Luigi Albore Mascia e di Anna Morgante, preside della Facoltà di Economia dell’Università G. D’Annunzio, tutti i relatori – tra cui Alessandro Giordani, capo settore della Comunicazione della Rappresentanza Italiana della Commissione Europea, Cesare di Martino, responsabile Europe Direct Pescara e Marcello Pierini, docente Università Carlo Bo di Urbino – hanno sottolineato il ruolo centrale che l’istituzione comunitaria riveste, oggi più che mai, e soprattutto l’importanza dellaconsapevolezza dei cittadini di tale ruolo in vista di una piena partecipazione alla vita dell’Europa.