Sembra facile, fare della buona comunicazione. “Come bere un bicchiere d'acqua”, verrebbe da dire in certi casi. Quelli più felici e più efficaci, beninteso; quelli in cui il prodotto finale, proprio perché ben fatto e ben costruito, sa “scendere giù” come acqua fresca, apparire semplice, autentico e immediato agli occhi e al “gusto” di chi lo fruisce. Come un bicchier d'acqua appunto. E invece, soprattutto se si vuole farla ad arte, fare comunicazione non è mai e per nulla facile. E si sa - ce lo ricorda il proverbio - in un bicchier d'acqua a volte può essere facile perdersi. Nasce così, come una guida “per non annegare nel complesso mondo della comunicazione”, il manuale pratico- e la precisazione non è un dettaglio - Niente di più facile, niente di più difficile (Logo Fausto Lupetti Editore, 2010) Gianni Di Giovanni e Stefano Lucchini, professionisti di lungo corso e grande esperienza, entrambi attualmente impegnati nel settore comunicazione di Eni. Destinato e dedicato a tutte le variegate figure in cui oggi si articolano le professioni della comunicazione(dal comunicatore aziendale o istituzionale all'addetto stampa, dal giornalista al responsabile eventi o relazioni pubbliche), il testo miscela la giusta misura di sapere teorico e una larga dose di consigli, esempi e analisi pratiche, nella consapevolezza che, «finita l'era dei “comunicatori occulti” […] oggi comunicare è un'attività puntuale che richiede tecnicalità, competenze specifiche ed esperienza» e che «quel che conta per un bravo comunicatore è una miscela di sensibilità individuale, visione dall'alto, conoscenza della realtà e capacità di maneggiare gli strumenti a disposizione». Introdotto da una presentazione di Ferruccio De Bortoli una prefazione di Moisés Naim, il manuale, già alla seconda edizione, comprende anche un'ampia appendice di testimonianze diretta, raccolte presso diversi “addetti ai lavori”, con case historiesche vanno da Autogrill a Ferrovie dello Stato, Alitalia e Hansen. Niente di più facile, niente di più difficile. Manuale (pratico) per la comunicazione Gianni Di Giovanni e Stefano Lucchini.