Un tempo, l’Italia è stata la capitale Europea del design.
“29 settembre, compleanno di Berlusconi e Bersani. Il buio li trovò vicini”. Comparso sulla pagina del collettivo satirico Spinoza, con 247 condivisioni in pochi giorni, è stato il post più ritwittato tra i 15mila “cinguettii” analizzati dell’Osservatorio di Pavia nella ricerca presentata in anteprima durante l’ultimo International Communication Summit.
Illustrata nel dettaglio dal presidente dell’Osservatorio, Stefano Mosti, l’indagine ha preso in considerazione il dibattito sviluppatosi su Twitter intorno al confronto tra Matteo Renzi e Pierluigi Bersani in vista delle primarie del centrosinistra in un periodo di tempo determinato – ovvero tra il 25 settembre e il 1 ottobre 2012. Obiettivo: evidenziare la percezione dei due candidati, in termini sia quantitativi che qualitativi, agli occhi del popolo dei social network
Numerosi i risultati significativi emersi dal trattamento dei dati a disposizione, grazie a una metodologia che coniuga analisi del contenuto – sia tradizionale che computerizzata – e analisi delle fonti. Sostanzialmente pari per quanto riguarda la pura “presenza” come oggetto di discussione – il 46% delle conversazioni sono risultate focalizzate Renzi, il 42% se Bersani e il 12% su entrambi – la differenza tra i due candidati appare invece notevole quando si entra nel merito, ovvero nella valutazione dei due profili.
Solo un 19% di giudizi positivi, infatti, per Bersani; il resto dei messaggi si dividono equamente tra una valutazione neutrale (40%) e una negativa (41%). 4 post su 10 invece parlano in modo positivo del candidato Renzi, rispetto al quale solo un 23% si mostra neutrale. Poco scarto invece sulle valutazioni negative, pari al 37% e dunque di poco minori di quelle del “contendente”.
Per quanto riguarda l’analisi delle fonti da cui attingono i tweet analizzati, colpisce in particolare la loro provenienza quasi esclusiva da altri social network, evidenziando un interessante fenomeno di autoreferenzialità interna Significativa anche la presenza di fonti giornalistiche indipendenti, che confermano l’importanza di Twitter e dei social media in generale come piattaforme in grado di dare grande visibilità all’informazione alternativa.