Un tempo, l’Italia è stata la capitale Europea del design.
Una figura nata in tempi relativamente recenti, ma presto divenuta essenziale nell’accompagnare i processi di stabilizzazione ed educazione civile dei paesi a recente democrazia. L’osservatore elettorale nasce con le missioni delle Nazioni e Unite tra gli anni ’80 e ’90, ma col tempo il suo ruolo si è diffuso e accresciuto in tutte le principali organizzazioni internazionali, in particolare nell’Unione Europea. Compito dell’osservatore elettorale, come si legge sul sito del Parlamento Europeo, è quello di «rafforzare la legittimità del processo elettorale a livello nazionale, di accrescere la fiducia del pubblico, in particolare verificando che tutte le procedure elettorali si svolgano nel modo più corretto e trasparente possibile, e di fornire una tutela più efficace dei diritti umani e, se del caso, contribuire alla soluzione di conflitti o alla stabilizzazione postbellica dell’assetto dello Stato». Proprio per venire incontro anche nel contesto italiano alla crescente domanda di questa particolare competenza professionale sono nati i due corsi di Alta Formazione organizzati dall’Osservatorio di Pavia. Il primo, dedicato nello specifico alla formazione per “Osservatori elettorali di breve periodo”, è in corso in questi giorni a Pisa, presso la Scuola Superiore Sant’Anna (dal 28 al 31 marzo 2011). Il secondo, dedicato al “Reporting on electoral observation and teambuilding”, si svolgerà ad Arezzo, presso la sede del Centro di Documentazione Città di Arezzo dall’11 al 13 aprile 2011. Entrambi i corsi sono organizzati nell’ambito del Progetto Eurosservatori e sono mirati ad accrescere l’efficacia della risposta italiana in materia di osservazione elettorale. Hanno contribuito alla realizzazione i partner storici del Progetto Eurosservatori (Scuola Superiore Sant’Anna, Oxfam Italia, Osservatorio sui Media di Pavia, l’Associazione di esperti elettorali Elex) insieme all’Associazione 4Chang.