Un tempo, l’Italia è stata la capitale Europea del design.
Show, don’t tell” recitava un vecchio motto da consumati scrittori, ai tempi in cui il libro era se non l’unico, il principale mezzo attraverso il quale comunicare al grande pubblico storie, informazioni e contenuti di una certa importanza, in modo memorabile, piacevole e accattivante.
Oggi, nell’era di massimo successo del visual design, la raccomandazione torna più che mai attuale: tra infografiche di ogni genere e data visualization spesso affascinanti come piccole opere d’arte, che circolano incessantemente tra profili social e piattaforme online, l’arte di raccontare sembra essere diventata una faccenda tutta visiva.
Un’occasione importante per la pubblica amministrazione, che da sempre si scontra con la necessità di comunicare dati complessi, spesso sensibili, in modo trasparente, efficace e accattivante, e che può trovare nella “truthful art” del linguaggio visivo – l’espressione è di Alberto Cairo – un mezzo formidabile per “parlare chiaro” al proprio pubblico, e conquistarne la fiducia.